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Rischio di malattie autoimmuni reumatiche e non-reumatiche nei bambini nati da donne con lupus eritematoso sistemico


Diverse malattie autoimmuni hanno aggregazione familiare e, possibilmente, predisposizioni genetiche comuni.
In un ampio studio basato sulla popolazione, si è valutato se i bambini nati da madri con lupus eritematoso sistemico ( SLE ) presentino un aumentato rischio di malattie autoimmuni reumatiche e non-reumatiche rispetto ai bambini nati da madri senza lupus.

Utilizzando il registro OSLER ( Offspring of SLE Mothers Registry ) sono stati identificati i bambini nati vivi da madri con lupus eritematoso sistemico e i loro controlli abbinati, e sono state accertate le malattie autoimmuni sulla base di una o più visite ospedaliere o due o più visite mediche con un codice diagnostico pertinente.
Si è aggiustato per età materna, istruzione, etnia, complicazioni ostetriche, anno di nascita e sesso del bambino.

Un totale di 509 donne con lupus eritematoso sistemico hanno partorito 719 bambini, mentre 5.824 controlli corrispondenti hanno partorito 8.493 bambini.

Il periodo di follow-up medio era di 9.1 anni.

I bambini nati da madri affette da lupus eritematoso sistemico hanno avuto una frequenza simile di diagnosi di malattia reumatica autoimmune ( 0.14% ) rispetto ai controlli ( 0.19% ).
C'è stata una tendenza verso più malattie autoimmuni non-reumatiche nella prole di madri con lupus eritematoso sistemico ( 1.11% ) rispetto ai controlli ( 0.48% ).

Nelle analisi multivariate, non è stato riscontrato un evidente aumento della malattia autoimmune reumatica ( odds ratio, OR=0.71 ), ma i bambini nati da madri affetti da lupus eritematoso sistemico hanno presentato un rischio sostanzialmente aumentato di malattia autoimmune non-reumatica rispetto ai controlli ( OR=2.30 ).

In conclusione, sebbene la stragrande maggioranza della prole non abbia malattie autoimmuni, i bambini nati da donne affette da lupus eritematoso sistemico possono avere un aumentato rischio di malattie autoimmuni non-reumatiche rispetto ai controlli.
Studi che valutino la progenie fino all'età adulta potrebbero essere d'utilità. ( Xagena2018 )

Couture J et al, Arthritis & Rheumatology 2018; 70: 1796-1800

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